Regime semplificato: tutto ciò che c'è da sapere

Il regime semplificato è una soluzione intermedia tra il regime forfettario e il regime ordinario, pensata per aziende e professionisti con un volume di fatturato entro specifici limiti. Si tratta di un sistema meno vantaggioso rispetto al forfettario, ma al contempo meno complesso e più economico da gestire rispetto al regime ordinario.

Vediamo in dettaglio requisiti, vantaggi e obblighi.


1. Soggetti coinvolti e requisiti

Il regime semplificato si applica a:

  • Società di persone: S.n.c. (società in nome collettivo), S.a.s. (società in accomandita semplice).
  • Imprese individuali.
  • Enti non commerciali che svolgono parzialmente attività commerciale.

Limiti di fatturato

Per accedere e rimanere nel regime semplificato è necessario rispettare i seguenti limiti di fatturato nell'anno solare precedente:

  • 400.000€ per le attività che erogano servizi.
  • 700.000€ per tutte le altre attività (commercio, produzione, ecc.).

Principio di prevalenza

Per attività ibride (che combinano servizi e altri ambiti), si applica il principio di prevalenza:

  • Si considera il fatturato prevalente tra le due categorie (servizi o altro).
  • Se i due aspetti non sono separabili, si applica il limite di 700.000€.

2. Tassazione nel regime semplificato

La tassazione si basa sulle aliquote IRPEF progressive, organizzate in scaglioni di reddito. Ecco la tabella aggiornata:

Scaglioni di reddito (€)Aliquota IRPEFCalcolo dell’imposta
0 - 28.00023%23% sulla parte eccedente la no tax area (5.500€)
28.001 - 50.00035%6.440€ + 35% sulla parte eccedente i 28.000€
Oltre 50.00043%14.140€ + 43% sulla parte eccedente i 50.000€

Calcolo del reddito imponibile:
Nel regime semplificato, il reddito imponibile è determinato secondo il principio di cassa (entrate meno uscite effettivamente pagate/incassate nell'anno).


3. Obblighi contabili

Il regime semplificato riduce sensibilmente gli obblighi di contabilità, eliminando la necessità di redigere documenti complessi come il bilancio di esercizio. Tuttavia, restano obbligatori:

  1. Registri IVA:
    • Registrazione delle fatture emesse e ricevute.
    • Annotazione di operazioni non rilevanti ai fini IVA.
  2. Registro dei beni ammortizzabili:
    • Facoltativo se i dati vengono trasmessi all’Amministrazione Finanziaria.
  3. Libro Unico del Lavoro:
    • Obbligatorio per aziende con dipendenti.
  4. Registro incassi e pagamenti:
    • Annotazione entro 60 giorni dalla data di incasso o pagamento.
  5. Fatturazione elettronica:
    • Obbligatoria, salvo esenzioni specifiche per chi fattura meno di 25.000€.

4. Vantaggi del regime semplificato

Il regime semplificato offre diversi benefici per piccole imprese e professionisti:

  1. Riduzione degli obblighi contabili:
    • Non è richiesto il bilancio d'esercizio né il libro giornale.
    • Minore complessità nella tenuta dei registri obbligatori.
  2. Costi di gestione inferiori:
    • Semplificazione delle attività contabili riduce le spese per commercialisti e consulenti.
  3. Flessibilità nel calcolo del reddito:
    • Il reddito imponibile è determinato secondo il principio di cassa, facilitando la gestione della liquidità.
  4. Esenzione da alcune imposte minori:
    • Non è più dovuta l’imposta di bollo per i registri IVA e per il registro dei beni ammortizzabili.

5. Svantaggi del regime semplificato

Nonostante i vantaggi, il regime semplificato presenta alcune limitazioni:

  • Soglia di fatturato: L’accesso è vincolato ai limiti di 400.000€ o 700.000€.
  • Tassazione IRPEF progressiva: Può risultare onerosa rispetto al regime forfettario per chi ha redditi medio-alti.
  • Obbligo IVA: A differenza del regime forfettario, l’IVA va applicata, dichiarata e versata.
  • Mancanza di deduzioni forfettarie: I costi devono essere documentati e non vengono applicati coefficienti di redditività come nel regime forfettario.

6. A chi conviene il regime semplificato?

Il regime semplificato è ideale per:

  • Piccole imprese e professionisti che non possono accedere al regime forfettario a causa del superamento della soglia di fatturato.
  • Attività con costi significativi: A differenza del regime forfettario, qui i costi sostenuti possono essere dedotti.
  • Aziende in crescita: Offre una transizione più graduale verso il regime ordinario.

7. Obblighi del contribuente in regime semplificato

1. Registri IVA

  • Registrazione delle fatture:
    • Fatture di acquisto: Annotazione di tutte le fatture relative agli acquisti di beni e servizi.
    • Fatture di vendita: Registrazione delle fatture emesse per cessioni di beni e prestazioni di servizi.
  • Annotazione degli oneri deducibili: I costi deducibili ai fini della determinazione del reddito devono essere registrati.
  • Operazioni fuori campo IVA: Devono essere incluse nei registri, anche se non rilevanti ai fini IVA.

2. Registro incassi e pagamenti

  • Principio di cassa:
    • Nel regime semplificato, il reddito imponibile si calcola in base al principio di cassa. Di conseguenza, devono essere registrati:
      • Incassi effettivi: entro 60 giorni dall’incasso delle fatture emesse;
      • Pagamenti effettuati: entro 60 giorni dalla data del pagamento.
  • Obiettivo della registrazione: Dimostrare il flusso finanziario dell’impresa e rispettare i termini per il calcolo del reddito imponibile.

3. Registro dei beni ammortizzabili

  • Questo registro è destinato alla registrazione dei beni strumentali ammortizzabili acquistati dall’impresa.
  • Non obbligatorio se i dati relativi ai beni vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate tramite altre modalità (es. dichiarazione dei redditi).
  • Obiettivo: Garantire il corretto calcolo delle quote di ammortamento da dedurre ai fini fiscali.

4. Libro Unico del Lavoro (LUL)

  • Obbligatorio solo per le aziende con dipendenti.
  • Contiene informazioni relative a:
    • Presenze dei lavoratori;
    • Retribuzioni corrisposte;
    • Trattenute fiscali e previdenziali operate.
  • Deve essere regolarmente aggiornato e conservato secondo le disposizioni di legge.

5. Altri adempimenti

  • Fatturazione elettronica: Obbligatoria per tutti i contribuenti in regime semplificato, salvo esenzioni specifiche (es. ricavi inferiori a 25.000€ annui).
  • Liquidazione e versamento IVA: Deve essere effettuata con periodicità mensile o trimestrale, a seconda del volume d'affari.
  • Dichiarazione dei redditi: Obbligo di presentare la dichiarazione annuale dei redditi con modello Redditi PF o Redditi SP (società di persone).

Conclusioni

Il regime semplificato rappresenta una soluzione intermedia che offre una riduzione degli obblighi contabili mantenendo la possibilità di dedurre i costi effettivi. Pur essendo meno vantaggioso del regime forfettario per chi ha ricavi bassi, è una scelta ottimale per chi supera le soglie di accesso al forfettario o ha spese rilevanti.

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