Come funziona la fatturazione elettronica per liberi professionisti

Guida alla fatturazione elettronica per i liberi professionisti

A partire dal 1° luglio 2022, quasi tutti i liberi professionisti hanno l'obbligo di emettere fattura elettronica per ricevere il pagamento delle prestazioni fornite ai clienti. Questa pratica, sebbene necessaria, può risultare complessa, specialmente per chi è alle prime armi. In questa guida, esploreremo cosa sia la fattura elettronica, come funziona, come leggerla correttamente e come effettuare eventuali correzioni o annullamenti. Affronteremo anche il significato del codice univoco per la fatturazione elettronica.

Che cos’è e come funziona la fatturazione elettronica

La fattura elettronica è un documento generato digitalmente tramite computer, smartphone o tablet, redatto in formato XML attraverso specifici software e piattaforme come FatturaPA. Questa viene inviata al destinatario tramite il Sistema di Interscambio (SdI) e, dal 1° luglio 2022, è diventata obbligatoria per quasi tutti i soggetti con partita IVA.

Il concetto di fatturazione elettronica è stato introdotto con la Legge Finanziaria del 2008 su iniziativa dell'Unione Europea, con l'obiettivo di rendere più efficienti i sistemi di fatturazione e migliorare i controlli fiscali. Questo approccio non solo consente risparmi significativi da reinvestire nella spesa pubblica, ma favorisce anche la dematerializzazione dei processi aziendali e la transizione verso il digitale. Tra i vantaggi della fatturazione elettronica, ci sono la riduzione dei costi di stampa e spedizione, l'abbattimento del rischio di errori e frodi, e l'automazione del processo di fatturazione e pagamento, contribuendo così a combattere l'evasione fiscale, un problema significativo in Italia.

La fattura elettronica include, oltre ai dati tradizionali, anche il codice univoco o l'indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata) del destinatario.

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Liberi professionisti: come leggere una fattura elettronica?

Per chi è alle prime armi, leggere una fattura elettronica può sembrare complicato, ma la procedura è piuttosto semplice. È sufficiente visitare il sito dell'Agenzia delle Entrate e accedere al portale “Fatture e Corrispettivi”, selezionando l'opzione di consultazione. Qui, i liberi professionisti con partita IVA possono facilmente trovare tutte le fatture e le ricevute emesse.

In questa sezione, sono disponibili due strumenti utili:

  1. Dati rilevanti ai fini IVA: Cliccando su questa opzione, si accede a un riepilogo di tutte le fatture emesse e ricevute nell’ultimo trimestre. È possibile visualizzare anche fatture più datate impostando un range di date. La funzione di ricerca avanzata permette di filtrare per partita IVA del cliente o numero identificativo fornito dal SdI. Per ogni fattura, si possono visualizzare dettagli completi e aprire il documento tramite l’icona della lente di ingrandimento. È importante notare che le fatture contrassegnate con un segno di spunta verde indicano documenti regolarmente consegnati, mentre quelle con un simbolo di alert rosso sono fatture non consegnate.
  2. Monitoraggio dei file trasmessi: Questa funzione consente di accedere a un’area dedicata alla ricerca di documenti archiviati. Selezionando “File fattura”, è possibile visualizzare ricevute relative alle fatture, inclusi scarti e consegne, per un periodo di tempo specificato. Anche qui è possibile effettuare ricerche più dettagliate inserendo ulteriori chiavi.

Fatturare in un nuovo formato, rispetto a quello tradizionale, può sembrare intimidatorio, specialmente per chi ha poca familiarità con la tecnologia o la contabilità. Tuttavia, la fatturazione elettronica semplifica notevolmente molti processi.

Chi sono i liberi professionisti obbligati a emettere fattura elettronica

Fino al primo semestre del 2022, non tutti i liberi professionisti con partita IVA erano tenuti a emettere fattura elettronica; alcune categorie erano esonerate e potevano continuare a utilizzare fatture cartacee.

A partire dal 1° luglio 2022, tuttavia, anche le categorie precedentemente esentate hanno assunto l'obbligo di emettere fattura elettronica, come approfondiremo in seguito.

Chi è escluso dall’obbligo di fatturazione elettronica

Sono esclusi dall’obbligo di fatturazione elettronica:

  1. Operatori del settore sanitario: Medici, farmacisti, psicologi, fisioterapisti e altri professionisti del settore sanitario sono esonerati dall’emissione di fatture elettroniche. Infatti, dal 2019 hanno un divieto esplicito di emettere fatture elettroniche per le prestazioni fornite a pazienti privati, come stabilito dal Garante della Privacy nel dicembre 2018. Questa normativa tutela i dati sensibili dei pazienti. I dati fiscali trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria (S.T.S.) sono riservati alle pubbliche amministrazioni per applicare le disposizioni tributarie e monitorare la spesa pubblica e privata.
  2. Lavoratori autonomi in regime forfettario: Quelli che non hanno superato i 25.000 euro di ricavi o compensi possono continuare a utilizzare la fatturazione cartacea. È fondamentale numerare le fatture in ordine progressivo, conservarle e applicare una marca da bollo da 2 euro se l'importo supera i 77,47 euro. Inoltre, devono conservare eventuali bollette doganali e fatture d’acquisto. Questa regola rimarrà in vigore fino al 2024, quando la fattura elettronica diventerà obbligatoria per tutte le partite IVA, indipendentemente dai ricavi.

Chi non è escluso dall’obbligo di fatturazione elettronica

Per tutte le altre categorie professionali in possesso di partita IVA, anche in regime forfettario, l'obbligo di fatturazione elettronica è in vigore secondo le tempistiche e modalità stabilite, con il rischio di sanzioni severe in caso di inadempimento.

Inoltre, per combattere l’evasione fiscale, dal 2017 l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso al settore B2B. Questo obbligo potrebbe essere ulteriormente ampliato per includere le transazioni tra privati.

L’Agenzia delle Entrate ha introdotto nuovi codici Tipo Documento, che vanno da TD01 a TD27, per descrivere in modo più preciso e dettagliato le diverse operazioni, facilitando la corretta compilazione della fattura elettronica. Ad esempio:

  • TD01: Fattura ordinaria
  • TD02: Anticipo su fattura o acconto
  • TD04: Nota di credito
  • TD05: Nota di debito
  • TD17: Documento di integrazione per servizi da prestatori intra-Unione Europea o autofattura per servizi da prestatori extra-Unione Europea
  • TD24: Fattura differita

Questi codici aiutano a garantire che le fatture elettroniche siano compilate in modo conforme, semplificando il processo per i professionisti e migliorando l'efficienza fiscale.

Per qualsiasi richiesta di informazioni e chiarimenti potete contattarci

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